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Anche le cooperative radiotaxi sbarcano su iphone

Da quando ho avuto in mano il mio primo iPhone sino a pochissimo tempo fa, ogni volta che mi trovavo in attesa al telefono per chiamare un taxi protestavo mentalmente per la perdita di tempo assolutamente inutile cui mi costringevano, considerato che la mia chiamata partiva da un terminale mobile che avrebbe potuto facilmente comunicare al sistema radiotaxi tutto quello che gli serviva: (i) dove mi trovavo, (ii) dove volevo andare, (iii)se volevo pagare con carta di credito, (iv) che tipo di auto mi serviva, (v) se mi serviva subito o magari l’indomani mattina per andare all’aeroporto, etc oltre ovviamente a poter ricevere (vi) una conferma via sms o mail. Il massimo che si riusciva ad ottenere perlustrando l’app store era la pur utile Need a Taxi con la quale avere il numero di telefono delle centrali radiotaxi del posto in cui ci si trova. Possibile – mi chiedevo – che a questi non freghi nulla di semplificarmi la vita, e così facendo di semplificarsela anche loro (e così facendo ridurre i costi e guadagnare di più)? Mah..

Per fortuna le mie proteste contro ignoti sono terminate. A quanto pare ci voleva solo un po’ di sana concorrenza per spingerli ad aggiornarsi.

La concorrenza – e poi provate a dirmi che non serve – è arrivata nella forma di UBER, una compagnia (credo) giuridicamente inquadrata come noleggio con conducente (NCC) nata come startup a NewYork, e da qualche mese sbarcata anche a Roma e Milano. UBER ha un’applicazione iphone semplice ed efficace, dalla quale puoi chiamare l’auto e che ti fa una stima del costo per il percorso che ti serve (e dalla quale si può anche pagare il servizio), ti mette in contatto col tuo autista designato che puoi seguire su una mappa o chiamare, e al quale (se ho ben capito) a fine corsa puoi dare un voto che sarà visibile nel sistema (un po’ come le recensioni di ebay). Le auto sono tutte berline super lusso scure e il costo è un po’ più caro dei normali taxi (un viaggio per l’aeroporto di Fiumicino da Piazza Bologna è quotato circa 68 €, a fronte dei 55 € che spendo di solito) però, diciamoci la verità, la principale utenza di questo blog sono gli avvocati, e quando andiamo in trasferta per lavoro con rimborso a pié di lista, una lieve differenza di prezzo è irrilevante, e diventa preponderante la comodità del servizio (mi chiedo se inviano anche la fattura/ricevuta via email: chi lo sa lasci un commento please).

Per completezza segnalo che secondo le associazioni di categoria dei tassisti ed NCC il servizio sarebbe illegale come NCC in quanto le auto non partono dalla rimessa ma, grazie all’efficiente sistema informatico, possono anche passare da un cliente all’altro, di fatto eludendo un risalente limite normativo che riserva questa tipologia di servizio ai Taxi.

Detto questo, val la pena evidenziare che (i) io dal canto mio, come faccio sempre, ho scritto questo post principalmente per archiviare sul blog – e dunque condividere con i miei colleghi e chi altro mi fa l’onore di leggermi – le due app dei taxi ufficiali che ho indicato in calce al post it Taxi e App Taxi: da tempo cercavo qualcosa di simile e non lo trovavo, quando le ho trovate ho pensato di condividerle (ps:per i tassisti, secondo me dovreste promuoverle molto di più); (ii) che non ho ancora viaggiato con Uber né ho intenzione di farlo a breve, almeno non prima di avere provato le app dei taxi tradizionali (e se quelle mi soddisferanno magari finirà non lo proverò proprio); e last but not least (3) non promuovo assolutamente nessuno (dato che sono stato accusato di fare promotion).

Tuttavia – per chi di voi ha intenzione di provare il loro servizio – dato che questi di Uber sono bravi nel marketing e quando mi sono iscritto per provare l’app (sinora ho solo inviato per sbaglio la richiesta di una corsa e poi l’ho potuta annullare) mi hanno inviato via email un c.d. promo-code che vale 10 € di sconto per chi lo usa quando prenota (e 10 € per me ovviamente). Dunque, se volete farmi fare un viaggio test gratis fate pure, il codice è bgb86.

Segnalo, a chi mi ha accusato di fare promozione o pensa di accusarmi in futuro, che queste pagine servono solo (come è sempre stato: il blog è nato per quello) da archivio per le innovazioni che scopro o che mi segnalano e che trovo utili nella professione o nella vita, dunque chiunque mi volesse segnalare le proprie di applicazioni, prodotti, innovazioni, servizi o promozioni sappia che sarò ben felice di dare spazio o tutto quello che è in tema con lo spirito del blog.

 

Eccovi la app più odiata dai tassisti ed NCC di tutto il mondo: Uber. Senza entrare nel merito della legislazione di settore, per quanto mi riguarda Uber ha il grande merito di aver costretto il mondo dei taxi ed NCC ad accorgersi che non potevano più ignorare i possessori di smartphone e le loro esigenze.

 

Da fine maggio è disponibile nell’app store Italiano ezDriver. L’app del servizio prestato da questa startup italiana, concorrente di Uber, fondata da un suo ex dipendente, che si pone in modo meno conflittuale rispetto al mondo Taxi ed NCC e che, a quanto pare, sta ragionando con i sindacati degli stessi.

 

Come accennavo sopra, l’intuizione di Uber non è piaciuta ai tassisti (qui un recente articolo sul sole24ore in tema), i quali, tuttavia (e qui viene il bello per noi utenti) non si sono limitati alle loro usuali recriminazioni con fastidiosi blocchi del traffico (e con qualche botta agli autisti Uber, almeno stando a quanto leggo qui), ma hanno iniziato a industriarsi e nel giro di pochissimo hanno iniziato a spuntare come funghi sull’app store le applicazioni dei radiotaxi che fanno la stessa cosa della app di UBER, e lo fanno altrettanto bene. Buona parte di esse, per quel che ho riscontrato io, sono realizzate dalla Microtek, che se capisco bene è una Srl di Udine che si occupa di tassametri e tecnologia per i radiotaxi.

Le due che ho installato io sono:

La prima, suggeritami da un tassista che stuzzicavo dicendo che secondo me Uber li infastidiva solo perchè non avevano una applicazione che fosse altrettanto comoda, e che se l’avessero fatta il problema si sarebbe risolto da solo. Mi ha umiliato dicendomi che da qualche giorno (prima della nostra conversazione) l’app che chiedevo esisteva: si chiama itTaxi e devo dire che è molto ben fatta. Ti identifica con il GPS (ma se sbaglia il numero puoi correggerlo). Puoi indicare alcune caratteristiche come: il tipo di auto che vuoi (taxi Gold, station wagon) quante persone viaggiano, se richiedono l’aria condizionata, se hanno bisogno della carta di credito per pagare, etc. Si collega automaticamente con la cooperativa radiotaxi locale aderente al progetto. A Roma è collegato alla cooperativa RadioTaxi 3570 che credo sia una delle più numerose.

appTaxi

appTaxi: idem come sopra. Si possono fare le stesse cose e funziona nello stesso modo di it Taxi. Con in più una utile pagina iniziale di “scelta rapida”. Qui tra le caratteristiche ci sono anche “con cane” e “con gatto”. In questo caso a Roma è collegato alla Cooperativa Radiotaxi Samarcanda.

 

Dulcis (ma non troppo) in fundo, di recente si è mosso anche il campidoglio direttamente, con la sua controllata Roma Mobilità Srl, che ha equipaggiato il suo servizio 060609 di chiamata dei taxi dalle postazioni fisse, di una app Chiama Taxi 060609, che se non ho capito male consentirà al cittadino di prenotare via app e anche ai taxi in movimento di prendere la corsa attraverso un’app dedicata. Parlo in forma ipotetica perchè la app è – spero solo temporaneaente – DISPONIBILE SOLO PER ANDROID #epicfail (e qui se sapessi mettere le emoticon su wordpress metterei una decina di volte il simboletto del pollice verso).

Magari non siamo ancora al livello eccelso di myTaxi – The Taxi App che è una app usata dai radiotaxi tedeschi in molte città (e qualche città in altri Stati, ma non in Italia [update 2016: myTaxy è ora operativo anche in Italia]) che contiene sistema di rating del tassista, tracciabilità del cliente e del tassista, tariffa presunta, esplorazione dei dintorni (tipo waze) per vedere le macchine più vicine, etc… Tuttavia, anche in Italia, finalmente ora le soluzioni ci sono, sia per chi vuole viaggiare extralusso, sia per chi vuole prendere il caro buon taxi regolare, e fa sorridere ripensare ai primi tempi pioneristici dell’iPhone quando qualcuno se n’era uscito con soluzioni come questa (link).

Come sempre aspetto i vostri commenti. Fatemi sapere che ne pensate, se le avete provate o intendete farlo, se ne conoscete altre, o anche che non ve ne frega nulla e preferite chiamare per sentire la voce della signorina che risponde al numero del radiotaxi.